Un caro amico con il quale trascorrevo le mie serate milanesi dialogando di politica, di economia e di formazione una sera mi impose un tema sino ad allora mai affrontato: l’amore. Non che non ci piacesse parlare di amore, ma non era mai entrato nei nostri colloqui. Questo tema che accompagna tutte le storie romantiche e che le favole hanno sempre visto trionfare non era mai stato oggetto dei nostri discorsi.
Cos’è l’amore, o meglio come è l’amore? Dolce o amaro? Da qui siamo partiti. Io ho sempre sostenuto la dolcezza dell’amore mentre lui mi ha sottoposto questo pensiero diAlda Merini: “Ci sono pene d’amore che prendono tutto l’universo e generano angeli come figli di un unico spazio, e con loro c’è il demone che sono i tuoi sensi, che sono la tua passione”.
Ma siamo sicuri che è così? Faccio delle riflessioni, semplici e dettate dagli anni passati a guardare e ad ascoltare esseri umani, per capire le loro caratteristiche, il loro modo di agire, le loro riflessioni, cercando di scoprire le loro qualità per impiegarli al meglio, perché le organizzazioni di cui ho fatto parte potessero avere quella marcia in più dettata dalla persona giusta al posto giusto. Confesso, non è stato facile e non ho un’analisi sui risultati raggiunti; quindi, mi astengo da ogni giudizio anche se ho cercato di essere sempre molto critico nei miei confronti e nelle valutazioni delle performance di quanti scelti. Una cosa devo evidenziarla: questa politica ha consentito alle organizzazioni di recuperare personale dato per perso che ha avuto riscontri pregevoli.
E allora torniamo all’amore. Un sentimento intenso e forte che richiede una bellezza dell’animo che tutti hanno e pochi seguono. Quanti di noi giurano eterno amore, fedeltà infinita e rispetto perenne. Quanti chiedono sincerità e trasparenza. Penso tutti, il primo giorno, quello dell’infatuazione. E poi... Quindi vuol dire che a un certo punto entra in gioco qualche altra cosa: il cervello che scalza il cuore ed esalta i sensi, quelli di cui parla Alda Merini. Badate bene li chiamo sensi e non passione, perché, anche in contrasto con la etimologia del termine e di quanto evidenzia la scrittrice, la passione l’ho sempre vista come un moltiplicatore di potenza in quello che provi e in quello che stai facendo. I sensi, invece, offuscano la mente, ti portano ad agire con un istinto forse di origine selvaggia tanto da generare atteggiamenti e comportamenti che a volte sfociano in violenze inaudite. Dal 1° gennaio al 28 maggio 2023 in Italia sono stati registrati 129 omicidi. Le vittime donne sono state 45, di cui 37 in ambito familiare o affettivo, a queste possiamo aggiungere le 4 del mese di giugno e arriviamo a 41, troppe ma anche una è troppo. Trovate normale che per interrompere un rapporto, un matrimonio, una relazione, si debba arrivare a uccidere, a togliere la vita, a volte persino a due esseri umani, al concepito e alla donna che lo porta in grembo. È questo sarebbe amore? L’amore è qualcosa che nasce dal cuore e da questo si nutre. Il cuore è vita, se si ferma sei perduto, bisogna ricorrere al defibrillatore. Il cuore è quella vita che alimenta il tuo corpo,