...“Pare che il Pianeta/ sia più forte e superiore/ alle nostre circostanze e/ ai nostri malesseri./ Chissà quanto ancora/ sarà più forte il nostro Pianeta,/ se resisterà alle intemperie/ umane per fluire in sciami/ di stelle, coperto da degradi/ riciclati e squallidi ritrosi./ Barattoli di foglie/ infestate dal catrame/ e microfoni altisonanti/ ricorderanno il turno/ della sorte. Forse un/ piccolo fiore resisterà/ ad ascoltare il tempo/ culminerà nei fiordi/ scoscesi ambrati d'ombra/ volgerà i petali alla musica/ all'eterno istante dell'universo/ che continuerà a sfoggiare/ gemme di sole./ Tornerà alla vita/ anche il più misero/ decadimento dimenticato/ nascosto sotto un mare/ di pensieri./ Ci sarà sempre/ qualcosa o qualcuno/ che tornerà alla vita,/ sotto le macerie/ risorgerà anche il più/ minuscolo insetto,/ forse quello più/ fastidioso, ma/ grazie a lui/ le spinose rose/ ritorneranno a/ germogliare e/ a sorridere.” Pochi versi per delineare quanto sia fragile la nostra esistenza e allo stesso tempo forte il nostro Pianeta Terra, ma per quanto ancora sarà forte? La Terra è nostra e noi non ce ne accorgiamo, desideriamo sempre qualcosa di più, qualcosa che ci porti oltre lo spazio, oltre il tempo che viviamo. Eppure siamo qui amalgamati in questo spazio terrestre a cui si è dato anche un colore: il celeste dell'etere che ci avvolge. “La Terra è il corpo celeste sul quale vivono gli uomini, attualmente l'unico del quale siamo certi sul quale esista la vita”, io direi sul quale vivono gli esseri viventi e non solo. Questa è tra le prime definizioni che ci appaiono quando ricerchiamo il significato di Terra. Il suo nome «trae origine “Tellus” dalla mitologia romana che nell'antica Roma era la personificazione della Terra nutrice, onorata talvolta sotto il nome di “Terra Mater” Madre Terra e identificata con la dea ellenica Gaia». Naturalmente sin dall'antichità il pianeta terra ha suscitato interesse di studio tra scienziati, filosofi, letterati, poeti, artisti e curiosità nell'intera umanità. Ciò che colpisce nella ricerca dello studio della Terra sono i termini, che pur avendo un significato scientifico colgono il senso profondo della nostra essenza. Come il “Mantello terrestre” mi fa pensare ad una sorta di enorme mantello che ci protegge dalle intemperie, mentre poi, siamo noi i primi a causarle, oppure il “Calore terrestre” fonte di inesauribile energia che spesso sprechiamo perché siamo abituati a vivere nell'abbondanza, all'Essere che c'è per scontato come il Sole che sorge ogni mattino. Oppure quando si cita Niccolò Copernico: “Un altro passo fondamentale verso la comprensione del mondo in cui viviamo fu compiuto da Niklas Kopperniki nel XVI secolo che nel tentativo di migliorare i metodi di previsione del moto della Luna e degli altri astri, giunse alla notevole intuizione che la Terra è un pianeta pari degli altri cinque noti sin dall'antichità: Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno”. E' la parola “pari” a voler porre l'attenzione sull'uguaglianza, tra gli esseri umani, tra i popoli come pari dignità sociale “ideale etico-giuridico o etico-politico, secondo cui i membri di una comunità devono essere considerati allo stesso modo con diritti o valori”. Le nuove generazioni, pian piano da decenni stanno acquisendo tali valori e anche come conservare l'Ambiente che ci circonda, con responsabilità e cura. Difficile coniugare la sofisticata tecnologia con i concetti di biologico, catena alimentare e convivere con gli “ogm”, Organismi Geneticamente Modificati di animali e piante inesistenti in natura e ricreati in laboratorio. Un Pianeta che va avanti con gli “opposti” che l'essere umano ha praticamente stravolto e modificato, può migliorare certo, ma spetta ad ognuno di noi seguire la strada della sensibilità ecologica per accrescere una coscienza ambientale al fine di evitare danni in futuro. Favorire insomma un equilibrio che ha l'obiettivo non solo di tutelare e migliorare l'ambiente, ma di proteggere la nostra stessa sopravvivenza, di tutti gli esseri viventi e non.